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Thursday, February 10, 2011

Ma che Golpe d' Egitto!

Leggo oggi che il presidente egiziano ha lasciato la capitale diretto (beato lui!) a Sharm el-Sheikh, intenzionato a ritirarsi a vita privata. Sembra che annuncera' le sue dimissioni entro domani. Il potere verra' assunto, al di fuori dell'ordinamento costituzionale, da un Consiglio supremo dell'esercito. Si puo' parlare di un colpo di stato? Se si considera come colpo di stato ogni assunzione di potere al di fuori dell'ordinamento costituzionale allora quello che avviene in Egitto puo' definirsi un golpe. Nell'immaginario collettivo pero' il golpe e' un'azione, di solito da parte di militari, piu' o meno violenta volta a prendere il controllo di uno Stato. Nel caso dell'Egitto, a richiedere a gran voce le dimissioni del presidente in carica (non necessarieamente eletto dal popolo con regolari elezioni), e' stato il popolo stesso. Apparentemente l' esercito egiziano si sta assumendo la responsabilita' di governare la fase di transizione evitando vuoti di potere che potrebbero portare a gravi disordini. Le dichiarazioni dei vertici dell'esercito chiamano alle elezioni a breve termine per formare un nuovo governo ed eleggere un nuovo presidente. Se cio' si verifichera' senza intoppi, allora sara' difficile definire quanto sta succedendo in Egitto come golpe. Sara' invece una ulteriore dimostrazione dell'affidabilita' delle forze armate egiziane e della loro funzione di servizio (in senso lato) al prorio paese.

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