La cultura europea soffre di qualche tipo di complesso che la porta a sentirsi comunque in colpa per qualunque cosa. Si sente in colpa per quando, per vincere la fame, gli Europei emigravano in massa nel Nuovo Mondo dove c'erano terreni e ricchezze in abbondanza. E cosi' facendo posero fine alla civilta' locale. Allora perche' si sente in colpa anche oggi che e' diventata 'vittima' dello stesso tipo di immigrazione? Delle due l'una. O si giustifica comunque l'invasione di un territorio per 'giustificati motivi' oppure bisogna smetterla di fare gli ipocriti e fare di tutto perche' gli Europei non diventino i Toro Seduto del terzo millenio, controllando l'immigrazione anziche' subirla.
A place where I can share my thoughts ... those thoughts about every day life and my world's events, as simple as they come out during a walk along a mountain stream... Sometimes they will be in English, sometimes in Italian. I apologize in advance for those who will not understand, but being politically correct is not my goal in this blog.
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Wednesday, February 12, 2014
Tuesday, January 28, 2014
Dittature...
Mi rendo conto che dittatura possa sembrare un termine un po' forte per un potere legittimamente creato in uno stato democratico, ma ad un'analisi piu' approfondita si possono trovare alcune somiglianze preoccupanti, alcune solo intuibili, altre facilmente dimostrabili. La prima somiglianza e' l'ideologia. La magistrtura italiana e' sicuramente polarizzata verso sinistra. Per ragioni storico-culturali in Italia, e non solo, chi e' di sinistra si sente una sorta di paladino investito del compito di salvare l'umanita', qualunque cosa questo significhi. Tra i requisiti del paladino c'e' sicuramente quello di raddrizare i torti e difendere i giusti nei confronti dei soprusi dei potenti. Cosa di per se' sacrosanta, ma che puo' diventare molto pericolosa quando chi amministra la giustizia non lo fa 'laicamente' cioe' senza lasciarsi condizionare dalla passione, ma a seconda dei casi, o applica la legge seguendo alla lettera la legge (di solito questo si ferifica neti confronti dei potenti o dei politici ce non la pensano allo stesso modo, vedi ad esempio il caso Ilva o il caso tangenti Finmeccanica in India) senza tenere conto delle conseguenze che le loro azioni hanno per il resto della societa', oppure lo fa con eccessivo lassismo nei confronti di coloro che considera vittime della societa', ma che invece per la societa' costituiscono una vera piaga.
La seconda somiglianza, sicuramente piu' grave e' la cosi' tanto sbandierata 'indipendenza'. Che tradotto in altre parole vuol dire non devo rendere conto a nessun altro tranne me stesso. Gli errori per cui i magistrati vengono giudicati, tra l'altro quasi sempre per la forma e non per la sostanza, sono valutati da altri giudici. Se un giudice viene condannato, di solito e' per colpire qualcun altro, altrimenti viene trasferito e finisce li'. In pratica il giudice non deve rendere conto a nessuno del suo operato. Qualunque siano le sue decisioni vengono sempre giustificate in qualche modo, non importa quanto esse abbiano influito sulla vita delle persone. E se un errore giudiziario palese viene riconosciuto dopo anni di battaglie legali, a risarcire non e' mica lui, sono i cittadini che pagano le tasse. In altre parole la magistratura ha potere praticamente assoluto sulla liberta' delle persone. Altra stortura che ne discende e' la possibilita' di influenzare gli altri due poteri dello Stato, approfittando della propria indipendenza che le consente di operare senza dover rendere conto a nessun altro dei propri errori involontari e volontari. Proprio come in una dittatura, un potere non eletto ha la possibilita' di condizionare l'operato di organismi legittimamente eletti dai cittadini e che ai soli cittadini dovrebbero rendere conto...
La seconda somiglianza, sicuramente piu' grave e' la cosi' tanto sbandierata 'indipendenza'. Che tradotto in altre parole vuol dire non devo rendere conto a nessun altro tranne me stesso. Gli errori per cui i magistrati vengono giudicati, tra l'altro quasi sempre per la forma e non per la sostanza, sono valutati da altri giudici. Se un giudice viene condannato, di solito e' per colpire qualcun altro, altrimenti viene trasferito e finisce li'. In pratica il giudice non deve rendere conto a nessuno del suo operato. Qualunque siano le sue decisioni vengono sempre giustificate in qualche modo, non importa quanto esse abbiano influito sulla vita delle persone. E se un errore giudiziario palese viene riconosciuto dopo anni di battaglie legali, a risarcire non e' mica lui, sono i cittadini che pagano le tasse. In altre parole la magistratura ha potere praticamente assoluto sulla liberta' delle persone. Altra stortura che ne discende e' la possibilita' di influenzare gli altri due poteri dello Stato, approfittando della propria indipendenza che le consente di operare senza dover rendere conto a nessun altro dei propri errori involontari e volontari. Proprio come in una dittatura, un potere non eletto ha la possibilita' di condizionare l'operato di organismi legittimamente eletti dai cittadini e che ai soli cittadini dovrebbero rendere conto...
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Tuesday, January 14, 2014
Ritorno in tono minore
Eccomi di ritorno dopo oltrebdue anni di assenza, in cui molte cose sono successe a casa e nel mondo. Presto forse andro' a rivedermi i vecchi post relativi alla situazione politica italiana e internazionale per vedere come si sono evolute la cose e se le mie previsioni si sono in qualche caso avverate.
Questa mattina stavo riflettendo che la storia ci insegna come i popoli, per prosperare, hanno bisogno di ideali, di avere obiettivi comuni, sentiti dalla gente e fortemente spinti dai governanti. Meglio ancora se agli ideali si sostituisce un nemico comune. Lo sapevano bene i personaggi che hanno fatto la storia con le loro guerre e battaglie. E' anche una delle numerevoli cause della crisi europea. L'obiettivo indicato dai governanti, cioe' l'unione Europea, non e' mai stato realmente condiviso dalla popolazione. Al contratio degli Stati Uniti ad esempio, che vivono di ideali e tra una crisi e l'altra comunque continuano a prosperare.
Questa mattina stavo riflettendo che la storia ci insegna come i popoli, per prosperare, hanno bisogno di ideali, di avere obiettivi comuni, sentiti dalla gente e fortemente spinti dai governanti. Meglio ancora se agli ideali si sostituisce un nemico comune. Lo sapevano bene i personaggi che hanno fatto la storia con le loro guerre e battaglie. E' anche una delle numerevoli cause della crisi europea. L'obiettivo indicato dai governanti, cioe' l'unione Europea, non e' mai stato realmente condiviso dalla popolazione. Al contratio degli Stati Uniti ad esempio, che vivono di ideali e tra una crisi e l'altra comunque continuano a prosperare.
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