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Tuesday, January 28, 2014

Dittature...

Mi rendo conto che dittatura possa sembrare un termine un po' forte per un potere legittimamente creato in uno stato democratico, ma ad un'analisi piu' approfondita si possono trovare alcune somiglianze preoccupanti, alcune solo intuibili, altre facilmente dimostrabili. La prima somiglianza e' l'ideologia. La magistrtura italiana e' sicuramente polarizzata verso sinistra. Per ragioni storico-culturali in Italia, e non solo, chi e' di sinistra si sente una sorta di paladino investito del compito di salvare l'umanita', qualunque cosa questo significhi. Tra i requisiti del paladino c'e' sicuramente quello di raddrizare i torti e difendere i giusti nei confronti dei soprusi dei potenti. Cosa di per se' sacrosanta, ma che puo' diventare molto pericolosa quando chi amministra la giustizia non lo fa 'laicamente' cioe' senza lasciarsi condizionare dalla passione, ma a seconda dei casi, o applica la legge seguendo alla lettera la legge (di solito questo si ferifica neti confronti dei potenti o dei politici ce non la pensano allo stesso modo, vedi ad esempio il caso Ilva o il caso tangenti Finmeccanica in India) senza tenere conto delle conseguenze che le loro azioni hanno per il resto della societa', oppure lo fa con eccessivo lassismo nei confronti di coloro che considera vittime della societa', ma che invece per la societa' costituiscono una vera piaga.
La seconda somiglianza,  sicuramente piu' grave e' la cosi' tanto sbandierata 'indipendenza'. Che tradotto in altre parole vuol dire non devo rendere conto a nessun altro tranne me stesso. Gli errori per cui i magistrati vengono giudicati, tra l'altro quasi sempre per la forma e non per la sostanza, sono valutati da altri giudici. Se un giudice viene condannato, di solito e' per colpire qualcun altro, altrimenti viene trasferito e finisce li'. In pratica il giudice non deve rendere conto a nessuno del suo operato. Qualunque siano le sue decisioni vengono sempre giustificate in qualche modo, non importa quanto esse abbiano influito sulla vita delle persone. E se un  errore giudiziario palese viene riconosciuto dopo anni di battaglie legali, a risarcire non e' mica lui, sono i cittadini che pagano le tasse. In altre parole la magistratura ha potere praticamente assoluto sulla liberta' delle persone. Altra stortura che ne discende e' la possibilita' di influenzare gli altri due poteri dello Stato, approfittando della propria indipendenza che le consente di operare senza dover rendere conto a nessun altro dei propri errori involontari e volontari. Proprio come in una dittatura, un potere non eletto ha la possibilita' di condizionare l'operato di organismi legittimamente eletti dai cittadini e che ai soli cittadini dovrebbero rendere conto...

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